Covid Italia, Iss: mortalità non vaccinati 9 volte più alta rispetto a chi ha booster
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Il tasso di mortalità legato al Covid, per le persone di età superiore ai 5 anni che non si sono vaccinate (con 36 decessi ogni 100.000 abitanti) è 4 volte più alto rispetto alle persone vaccinate con ciclo completo da 120 giorni (9 decessi ogni 100.000). E arriva ad essere 9 volte più alto rispetto alle persone vaccinate con booster (4 decessi per 100.000 abitanti)”. Lo evidenzia il report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss) su Covid-19 in Italia.
CASI ASINTOMATICI – “E’ in leggero aumento la percentuale di casi di Covid 19 segnalati con stato clinico iniziale asintomatico”, che si attesta al “72% contro il 70% della settimana precedente”.
Dall’inizio dell’epidemia al 27 aprile “sono stati 16.205.233, di cui 160.739 deceduti, i casi diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19”. In generale, “nel corso dell’ultima settimana il numero di casi segnalati risulta stabile, il numero di ospedalizzazioni e di ricoveri in terapia intensiva risulta in diminuzione, mentre il numero di decessi è in leggero aumento”.
INCIDENZA – “Dopo varie settimane in diminuzione, aumenta l’incidenza settimanale di casi Covid -19 a livello nazionale”. E, in particolare, “nella fascia di età 30-39 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 1.565 casi per 100.000, mentre nella fascia di età 70-79 anni si registra il valore più basso, 1.254 casi per 100.000 abitanti” evidenzia il report.
I dati del flusso Iss, nel periodo che va dal 18 al 24 aprile evidenziano, in generale, “un lieve aumento dell’incidenza, pari a 691 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente quando erano 684 per 100.000 abitanti (periodo 11-17 aprile). Anche nel periodo più recente, sulla base dei dati aggregati raccolti dal ministero della Salute”, si registra lo stesso trend passando dai 675 casi per 100mila abitanti del 15-21 aprile ai 699 del 22-28 aprile. In “leggero aumento l’età mediana dei soggetti segnalati negli ultimi 14 giorni, che passa dai 42 anni della metà di marzo ai 46 anni di questa settimana”.
CASI IN ETÀ SCOLASTICA – Diminuiscono i casi di Covid 19 segnalati in età scolastica rispetto al resto della popolazione, e si attestano al 18%. “Nell’ultima settimana, il 19% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 42% nella fascia d’età 5-11 anni, il 39% nella fascia 12-19 anni” evidenzia il report.
In generale è “in diminuzione il tasso di incidenza ad eccezione delle fasce 12-15 anni e 16-19 in cui risulta in aumento. Stabile il tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce d’età ad eccezione della fascia d’età minore di 5 anni in cui risulta in diminuzione, benché i dati riferiti all’ultima settimana siano da considerare in via di consolidamento”, riferisce il report. “Dall’inizio dell’epidemia sono stati diagnosticati – e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19 – 3.666.610 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 17.672 ospedalizzati, 391 ricoverati in terapia intensiva e 54 deceduti”.
CONTAGI TRA OPERATORI SANITARI – Resta stabile, questa settimana, al 2,6%, “la percentuale di casi di Covid-19 tra gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione” di età compresa tra i 20 e i 65 anni.
(AdnKronos)
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