Crisi istituzionale a Bari: lo scontro tra il Sindaco e il Viminale

Inchiesta “Codice Interno”, ipotesi di commissariamento e reazioni accese nel capoluogo pugliese
La tensione è alle stelle a Bari, dove l’ipotesi di commissariamento del Comune è diventata terreno di scontro tra il Sindaco Antonio Decaro e il Viminale. La commissione nominata dal Ministro dell’Interno Piantedosi ha scatenato la furia del Sindaco, definendo l’atto “un atto di guerra contro la città”.
L’origine di questa crisi istituzionale affonda le radici nell’inchiesta ‘Codice Interno’, che ha svelato legami sospetti tra mafia, imprenditoria e politica locale. L’operazione, condotta dalla direzione distrettuale antimafia, ha portato all’arresto di 130 persone, inclusi due esponenti politici di rilievo: Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale, e sua moglie Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale di maggioranza.
Il Sindaco Decaro ha risposto con fermezza all’ipotesi di commissariamento, accusando il centrodestra di manovre politiche volte a destabilizzare la vita democratica della città, soprattutto in vista delle imminenti elezioni. Decaro ha enfatizzato gli sforzi dell’amministrazione comunale nel contrastare la criminalità organizzata, consegnando al Prefetto un dossier dettagliato che documentava le azioni intraprese contro la mafia negli anni.
Le reazioni infuocate del Sindaco hanno ottenuto risposta dal Viminale, che ha chiarito che l’accesso ispettivo non è un preludio allo scioglimento del Comune, ma una procedura finalizzata a una rigorosa valutazione dell’attività amministrativa, anche per garantire la tutela degli amministratori locali.
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(con fonte AdnKronos)
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