
Brescia sperimenta il primo car sharing autonomo d’Europa
Un’auto elettrica che guida da sola, frutto di un progetto targato A2a e Politecnico di Milano, promette di rivoluzionare la mobilità urbana sostenibile. Test in corso per tutto il 2025
Parte da Brescia il futuro della mobilità urbana: è stato lanciato il primo servizio europeo di car sharing con veicoli a guida autonoma. Una Fiat 500 elettrica è stata protagonista del primo chilometro percorso senza conducente. Il progetto, promosso da A2a e dal Politecnico di Milano, rientra nel programma del centro nazionale Most per la mobilità sostenibile.
La particolarità del servizio sta nella capacità del veicolo di raggiungere autonomamente il cliente, consentirgli di guidare fino a destinazione e poi ripartire verso un parcheggio, una stazione di ricarica o un nuovo utente. L’iniziativa è stata autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comune di Brescia secondo il decreto ministeriale “Smart Road”.
I test, monitorati da un supervisore a bordo e da una control room presso la sede A2a, proseguiranno fino al novembre 2025. Ogni veicolo sarà accompagnato da una safety car per segnalare agli utenti della strada l’avvio della sperimentazione.
Innovazione e sostenibilità
Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2a, ha definito il progetto un passo cruciale verso la decarbonizzazione delle città, sottolineando che la guida autonoma e il car sharing possono ridurre il traffico, migliorare la sicurezza e contribuire alla neutralità climatica. “Nei centri urbani vive oltre il 70% della popolazione italiana, destinata a superare l’80% nei prossimi anni. Per noi è essenziale studiare soluzioni innovative per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità”, ha dichiarato.
Anche la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, ha evidenziato il valore del progetto, definendolo una leva per la candidatura della città a Green Capital europea. “Brescia si conferma un laboratorio di innovazione. Dopo il teleriscaldamento, il termoutilizzatore e la metropolitana leggera, ora diventiamo un modello europeo per la mobilità sostenibile”.
Il Politecnico di Milano, partner scientifico del progetto, sta sviluppando un sistema di ricarica wireless per i veicoli, eliminando la necessità di intervento umano durante la fase di ricarica. “Questa iniziativa è il frutto di anni di ricerca e competizioni su auto autonome”, ha spiegato il professor Sergio Matteo Savaresi.
Tecnologia e sicurezza
Il sistema combina hardware avanzato con algoritmi di intelligenza artificiale per garantire precisione e sicurezza. I veicoli operano a bassa velocità, fino a 30 km/h, per minimizzare i rischi. L’obiettivo è creare un modello replicabile in altre città italiane ed europee.
Ferruccio Resta, presidente di Most, ha aggiunto che il progetto rappresenta un esempio di collaborazione tra pubblico e privato per affrontare le sfide della mobilità urbana. “Grazie a piattaforme come Most, l’Italia può diventare un laboratorio d’innovazione per la mobilità sostenibile in Europa”.
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(con fonte AdnKronos)
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