Sanità Pubblica Italiana: mancano 20mila medici e cresce abbandono specializzazione

In Italia, gli ospedali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) si trovano ad affrontare una grave carenza di personale medico, con una mancanza di 20mila medici, particolarmente evidente in specialità cruciali come la medicina d’urgenza, l’anestesia e la chirurgia. La preoccupazione maggiore riguarda il fatto che i giovani medici rinunciano alla specializzazione, lasciando il 20% dei posti nelle scuole vuoti e il 10% degli specializzandi abbandona dopo soli due anni.
Scarsa Attrattiva della Professione Medica: Necessario Intervento sulla Depenalizzazione dell’Atto Medico
Secondo Pierino Di Silverio, segretario nazionale dell’Anaao Assomed, il sindacato dei medici dirigenti del SSN, la principale ragione di questa tendenza è la mancanza di sicurezza nella professione medica. Attualmente, la medicina non è più considerata una professione appetibile dai giovani, e Di Silverio sottolinea la necessità di un intervento sulla depenalizzazione dell’atto medico per rendere la professione più attraente e sicura.
Critiche all’Autonomia Differenziata: Possibile Distruttiva Impatto sulla Sanità Pubblica
Il segretario esprime preoccupazione anche riguardo all’implementazione dell’autonomia differenziata nelle regioni italiane. Avverte che ci saranno regioni che affronteranno un peggioramento della situazione sanitaria, mentre poche avranno maggiori fondi a disposizione. Tale disparità, secondo Di Silverio, rischia di distruggere la sanità pubblica, creando squilibri e difficoltà maggiori in alcune aree rispetto ad altre.
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(con fonte AdnKronos)
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