Roma: omicidi zona Prati, De Pau sarà tradotto in carcere
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AGGIORNAMENTO Verrà trasferito nel carcere romano di Regina Coeli Giandavide De Pau, l’uomo accusato di aver ucciso tre prostitute giovedì scorso nel quartiere romano di Prati. La Procura di Roma, che contesta l’accusa di triplice omicidio aggravato, a breve gli notificherà il fermo. L’uomo, a quanto si apprende, è in cura psichiatrica e seguiva un percorso farmacologico.
“Ricordo tanto sangue in quegli istanti”. E’ quanto avrebbe detto De Pau nel corso del lungo interrogatorio negli uffici della Questura. “Ricordo di essere stato nella casa di via Riboty con delle ragazze cinesi e di avere tamponato la ferita alla gola di una di loro ma poi ho un blackout, non ricordo più nulla. Non ricordo di essere stato in via Durazzo. Ho vagato per due giorni senza mangiare né dormire”.
“Dopo aver vagato per due giorni sono andato a casa di mia sorella e di mia madre con i vestiti ancora sporchi di sangue, ero stravolto e ho dormito due ore sul divano, poi sono arrivati i poliziotti a prendermi intorno alle 6 di mattina”.
Il 51enne ha ricostruito le ore precedenti ai fatti: “Mercoledì una donna cubana è venuta a casa mia e abbiamo consumato droga. Poi il giorno dopo ho preso appuntamento a via Riboty con una cinese”.
LA SVOLTA NELLE INDAGINI – A portare all’uomo alcune testimonianze raccolte dagli inquirenti che hanno dato una svolta alle indagini. In particolare i dettagli riferiti da due cittadini cubani e da una terza persona. Identificato dai poliziotti già nel primo pomeriggio di ieri, l’uomo è stato rintracciato nella casa di alcuni parenti a Primavalle. A mettere le forze dell’ordine sulle sue tracce sarebbe stata la segnalazione di un parente stretto. Una chiamata in cui si prefigurava un fatto grave, e che ha portato il familiare dell’uomo a collegare le frequentazioni di De Pau con quanto avvenuto giovedì scorso e ad allertare le forze dell’ordine.
I PRECEDENTI E I LEGAMI CON IL CLAN SENESE – Il 51enne sospettato del triplice omicidio era legato al clan camorristico dei Senese come factotum e uomo fidato del boss Michele Senese detto ‘o Pazz’, per il quale svolgeva il ruolo di autista. Il nome di De Pau compare anche negli atti di ‘Mafia Capitale’ in cui si fa riferimento a un incontro avvenuto nell’aprile 2013 in un bar di Roma nord tra Carminati e Senese a cui partecipò lo stesso De Pau.
A carico dell’uomo c’è anche un’accusa per violenza sessuale. Il 51enne è stato inoltre ricoverato due volte, nel 2008 e nel 2011, all’ospedale Psichiatrico di Montelupo Fiorentino. In altre indagini a suo carico risultava accusato di rapina, cessione di droga e minacce a pubblico ufficiale.
LA NOTIZIA DELLA PRIMA ORA
Potrebbe essere a una svolta il giallo degli omicidi delle tre prostitute (due cinesi e una colombiana) uccise giovedì nei loro appartamenti di via Riboty e via Durazzo nel quartiere Prati a Roma. Un sospetto è da ore sotto torchio negli uffici della Questura. Si tratta di Giandavide De Pau, 51 anni, legato al clan camorristico dei Senese e menzionato anche nelle carte dell’inchiesta su ‘Mafia Capitale’
Per gli inquirenti infatti De Pau era factotum e uomo fidato del boss Michele Senese, detto ‘o Pazz’, per il quale svolgeva il ruolo di autista. Negli atti di ‘Mafia Capitale’ invece si fa riferimento anche a un incontro avvenuto nell’aprile 2013 in un bar di Roma nord tra Carminati e Senese a cui partecipò anche De Pau. L’uomo, in jeans e piumino azzurro, è tuttora negli uffici della Squadra Mobile sotto interrogatorio.
A carico dell’uomo sospettato del triplice omicidio, c’è anche un’accusa per violenza sessuale. Il 51enne è stato inoltre ricoverato due volte, nel 2008 e nel 2011, all’ospedale Psichiatrico di Montelupo Fiorentino. In altre indagini a suo carico risultava accusato di rapina, cessione di droga e minacce a pubblico ufficiale.
A portare a lui alcune testimonianze raccolte dagli inquirenti che hanno dato una svolta alle indagini. In particolare i dettagli riferiti da due cittadini cubani e da una terza persona. Identificato dai poliziotti già nel primo pomeriggio di ieri, l’uomo è stato rintracciato nella casa di alcuni parenti a Primavalle.
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