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Il cancelliere austriaco Nehammer, si è recato a Mosca per un incontro con Putin: scopo del viaggio far ragionare l’uomo del  Cremlino affinché si fermi la guerra ma i 75 minuti di colloquio, per bocca dello stesso Nehammer, non hanno sortito alcun effetto. Ecco qui di seguito il riassunto, minuto per minuto, di tutte le notizie di oggi 11 aprile sul conflitto in Ucraina, nella timeline in basso dopo la foto.

———– TIMELINE ———-

ORE 23.15 – “Le forze di occupazione russe hanno usato una sostanza velenosa di origine sconosciuta contro militari e civili ucraini nella città di Mariupol”. A diffondere la notizia è il Battaglione Azov dei nazionalisti ucraini su Telegram. Secondo Azov, la sostanza tossica sconosciuta, lanciata da un drone, ha provocato nelle vittime “insufficienza respiratoria”.

ORE 23.04 – “Se l’Ucraina fosse ammessa nell’Unione europea prima di noi, non saremmo certamente gelosi”. A dichiararlo è stato il premier albanese Edi Rama, nel corso di una conferenza stampa a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, secondo quanto riporta i sito del governo tedesco.

ORE 22.58 – Sull’adesione all’Ue dei Balcani occidentali deve essere compiuto il prossimo passo. A dichiararlo è stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel corso di una conferenza stampa con l’omologo albaese, Edi Rama. “Ho sollevato più volte la questione dell’adesione all’UE dei Balcani occidentali. Penso che sia passato molto tempo e che il passo successivo debba essere compiuto. La mia impressione è che stiamo vivendo tempi nuovi – anche questi legati all’aggressione russa – e questo ha fatto riflettere molte persone in Europa su ciò che abbiamo in comune nell’Unione europea. Pertanto, il momento è probabilmente buono per portare avanti questo processo. In ogni caso, lavorerò per questo”.

ORE 22.29 – Un totale di 4.354 persone è stato evacuato attraverso i corridoi umanitari oggi in Ucraina. A renderlo noto è stata la vicepremier Iryna Vereshchuk, precisando che oltre 550 civili hanno potuto lasciare Mariupol. La Russia – ha però ancora reso noto – ha bloccato una colonna di autobus che evacuava civili da Donetsk.

ORE 22.06 – L’Unione Europea prende tempo e pare rassegnata a lasciare che in Ucraina a parlare siano solo le armi. Nuove sanzioni che colpiscano anche l’importazione di petrolio dalla Russia, per ostacolare la guerra in Ucraina, vengono “discusse” dai ministri degli Esteri, ma “nessuna decisione è stata presa”. Del resto, lo dice il “buon senso”: i russi stanno per lanciare una massiccia offensiva nel Donbass e la guerra “che si svilupperà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane accadrà lo stesso, con o senza sanzioni”, perché l’esercito russo “avrà i mezzi per farla lo stesso”, anche se l’Ue tagliasse tutte le importazioni di gas e di petrolio domani. L’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell non ha usato mezzi termini, a Lussemburgo dopo il Consiglio Affari Esteri, dominato dal tema Ucraina.

ORE 21.42 – Il ministero degli Affari esteri della Bielorussia ha convocato oggi l’ambasciatore tedesco a Minsk, Manfred Huterer, per esprimere il proprio disaccordo con la decisione di Berlino di non invitare rappresentanti russi o bielorussi ad una cerimonia commemorativa tenutasi ieri per il 77° anniversario della liberazione dei campi di concentramento di Buchenwald e Mittelbau-Dora. La decisione delle autorità tedesche va contro “gli sforzi congiunti a lungo termine per la reciproca riconciliazione dei popoli dei due paesi”, ha lamentato il ministero degli esteri bielorusso.

ORE 21.23 – La decisione di Vladimir Putin di affidare al generale. Alexander Dvornikov il comando della campagna militare in Ucraina “non cancellerà il fatto che questa è un fallimento strategico”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, commentando con la Cnn la nomina del 60enne generale che è stato il comandante delle forze russe in Siria tra il settembre 2015 e il giugno 2016, quando gli aerei russi bombardarono a tappetto i quartieri densamente popolari di civili di Aleppo. in tempo reale:

ORE 21.04 – “Eccezionale operazione di controspionaggio. Congratulazioni agli agenti della Dgsi che hanno ostacolato una rete di agenti clandestini russi che stava lavorando contro i nostri interessi. Gli agenti coinvolti dovranno lasciare il territorio nazionale. Nell’ombra, la Dgsi veglia sui nostri interessi fondamentali”. A scriverlo, su Twitter, è stato il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, commentando l’operazione che ha portato all’espulsione di sei spie russe dal paese.

ORE 20.43 – “Stiamo osservando le prime indicazioni che i russi stanno cercando di spostare rifornimenti e rinforzi in Donbass”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, riferendosi alle immagini della colonna di veicoli russi diretti a sud verso Izyum. “Crediamo che queste siano le fasi iniziali di uno spostamento delle forze russe in Donbass”, ha precisato, sottolineando che “non ci è chiaro quanti veicoli partecipino al convoglio e che cosa esattamente trasportino”. “Sembra che sia un mix tra veicoli per il trasporto di militari, mezzi corazzati e forse pezzi di artiglieria”, ha aggiunto. Kirby ha detto di non avere conferme delle affermazioni russe riguardo alla distruzione dei sistema di difesa antiaerea S-300 da poco consegnati a Kiev.

ORE 20.39 – “Quanto sta avvenendo con Russia e Ucraina ridisegna le interconnessioni per il gas oggi, domani per l’idrogeno, ma anche per energia elettrica rispetto a come sono oggi in Europa: c’é la possibilità che i Paesi del Sud dell’Europa, i Paesi del Mediterraneo, con le connessioni che hanno possano diventare essi stessi hub di energia elettrica, prodotta da rinnovabili e gas”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nel corso dell’incontro con la comunità italiana ad Algeri.

ORE 20.33 – Il ministero degli Esteri francese ha annunciato che sei agenti russi che operavano sotto copertura diplomatica e le cui attività si sono rivelate contrarie agli interessi nazionali del paese sono stati dichiarati persona non grata. “In assenza dell’ambasciatore di Russia, il numero due è stato convocato al Quai d’Orsay questa sera per essere informato di questa decisione”, afferma il ministero in un comunicato.

ORE 20.07 – “Sono pronto ad andare a Kiev se è utile”. Emmanuel Macron non esclude di recarsi a breve in Ucraina per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky. “Se ci torno, è per trovare una soluzione alla guerra, ristabilire un dialogo”. “Ho fatto tutto quello che ho potuto per fermare la guerra e proteggo i francesi da un’estensione della guerra. Se riusciamo a riavviare il dialogo, allora forse una visita sarà utile”, ha dichiarato su Bfmtv.

ORE 20.03 – “Non stiamo pianificando al momento una missione del presidente degli Stati Uniti in Ucraina”. Così la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha risposto alla domanda se Joe Biden intenda recarsi a Kiev, come hanno fatto la scorsa settimana la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il premier britannico, Boris Johnson. “La cosa più importante per la leadership ucraina è che continuiamo l’invio di armi e forniamo l’assistenza e i sistemi di sicurezza, è su questo che siamo concentrati”, ha aggiunto Psaki.

ORE 20.00 – “Sono oltre 7,1 milioni le persone sfollate a causa della guerra in Ucraina, e circa la metà sono bambini e bambine”. Lo afferma il portavoce Unicef Italia Andrea Iacomini. “A quasi due mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, la situazione dei bambini è sempre più grave. Più della metà dei bambini ucraini sono ora sfollati all’interno del Paese o sono fuggiti nei Paesi vicini. I bambini e le bambine continuano a essere uccisi, feriti e profondamente traumatizzati dalla violenza devastante che li circonda, sono terrorizzati, sotto shock e alla disperata ricerca di sicurezza. I bambini in tutta l’Ucraina hanno urgente bisogno di stabilità, protezione e cure. Gli attacchi con armi esplosive continuano nelle aree urbane popolate colpendo sempre di più le loro case, le scuole, gli ospedali, i sistemi idrici, le centrali elettriche e i luoghi in cui i civili cercano riparo”.

ORE 19.57 – Con il nuovo comandante delle forze russe in Ucraina, il generale Alexander Dvornikov, accusato in passato di metodi brutali in Siria, “probabilmente” avremo “un’altra pagina dello stesso libro della brutalità russa”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby.

ORE 19.31 – Le truppe russe avrebbero causato danni per un valore di 18,3 miliardi di Hr (620 milioni di dollari) alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo comunica Energoatom, l’azenda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel territorio del Paese nonché del disarmo dei tre reattori superstiti della centrale di Černobyl’, stando a quanto riporta The Kyiv Independent.

ORE 19.30 – “Stiamo sentendo un numero crescente di denunce di stupri e violenze sessuali. Queste denunce devono essere indagate in modo indipendente per assicurare giustizia”. E’ quanto ha detto, intervenendo in una riunione del Consiglio di Sicurezza, Sima Bahous, a capo dell’agenzia Un women, sottolineando che la combinazione “di grandi quantità di sfollati, l’ingente presenza di militari e mercenari e la brutalità dimostrata verso i civili ucraini, ha fatto scattare l’allarme”.

ORE 19.29 – La Russia non sospenderà le operazioni militari prima del prossimo round di colloqui di pace con l’Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista alla tv Rossiya-24. “Il presidente ha sottolineato in più di un’occasione che preferiamo i colloqui”, ha affermato, sottolineando che non vede la ragione per cui non dovrebbero andare avanti. “La nostra operazione militare speciale – ha poi aggiunto – ha l’obiettivo di mettere all’espansione insensata dell’obiettivo americano per una dominazione totale dell’arena internazionale”.

ORE 19.23 – Le forze ucraine stanno resistendo alla Russia nella città portuale di Mariupol. Lo assicura il vicesindaco Serhiy Orlov, parlando con la Bbc. La “battaglia per Mariupol continua”, ha dichiarato. Precedentemente un leader filorusso nell’Ucraina orientale aveva affermato che le sue forze avevano il controllo del porto della città.

ORE 19.16 – Dopo il colloquio con il presidente russo Vladimir Putin “non sono particolarmente ottimista”. Lo ha detto il cancelliere austriaco Karl Nehammer nel corso di una conferenza stampa, affermando che “l’offensiva in Ucraina è stata preparata con determinazione”. “Ho chiarito a Putin che il suo atteggiamento, il suo punto di vista non è condiviso da nessuno”, ha aggiunto, precisando che il suo punto di vista è che si tratti di “una sorta di operazione di autodifesa della Federazione russa: la chiama operazione militare speciale, io la chiamo guerra”. Tuttavia, ha sottolineato ancora Nehammer, “è chiaro ed evidente che il presidente russo ha ancora fiducia” nel negoziato di Istanbul con gli ucraini.

ORE 18.49 – Il governo tedesco ha assicurato di avere “solide indicazioni” che crimini di guerra sono stati commessi in Ucraina, nel quadro dell’invasione russa. “Abbiamo imponenti indicazioni di crimini di guerra”, ha dichiarato ai giornalisti il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock. Il ministro ha indicato che, alla fine, saranno i tribunali a decidere in merito, ma per Berlino “è fondamentale assicurare tutte le prove”.

ORE 18.39 – Mosca denuncia che l’Ucraina, con l’aiuto dell’intelligence britannica, si starebbe preparando a nuove false accuse di violenze dei russi contro i civili. In una nota il ministero della Difesa ha detto: “Nuove false provocazioni contro le Forze armate delle Federazione russa di trattamento crudele della popolazione ucraina vengono preparate dal regime di Kiev sotto la leadership dei servizi speciali britannici sul territorio della regione di Sumy”.

ORE 18.30 – “Nella squadra del presidente Volodymyr Zelensky stiamo lavorando per istituire un tribunale internazionale”. Lo comunica Andrii Yermak, capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina, sul suo canale Telegram.

ORE 18.28 – Nel summit virtuale oggi con Narenda Modi, Joe Biden ha detto che Stati Uniti ed India continuano “le nostre strette consultazioni su come gestire gli effetti destabilizzanti di questa guerra russa”. Nel suo intervento introduttivo del summit, che è stato aperto ai giornalisti prima della sessione privata tra i due leader, il presidente americano ha ricordato che “alle radici della nostra partnership c’è il profondo legame tra i nostri popoli, amicizia e valori comuni”.

ORE 18.27 – “Ho parlato più volte con i presidenti di Russia ed Ucraina ed ho suggerito che vi sia un dialogo diretto”. E’ quanto ha detto Narenda Modi nell’intervento introduttivo del summit virtuale con Joe Biden, che da parte sua ha ringraziato l’India per “l’aiuto umanitario” agli ucraini. Il premier indiano ha poi ribadito l’India considera “molti preoccupanti” i fatti di Bucha: “abbiamo immediatamente condannato le uccisioni e chiesto un’inchiesta indipendente”, ha aggiunto senza fare alcun riferimento a responsabilità della Russia. “Speriamo che i negoziati possano portare alla pace”, ha detto ancora ricordando l’invio da parte dell’India di medicinali ed altri materiali in Ucraina.

ORE 18.02 – Le autorità dell’autoproclamata Repubblica filorussa di Donetsk hanno assicurato oggi che le forze russe hanno preso il controllo del porto della città di Mariúpol. “Per quanto riguarda il porto di Mariupol, ora è sotto il nostro controllo”, ha detto alla televisione russa il leader del territorio, Denis Pushilin, citato dalle agenzie di stampa ufficiali. Mariupol è considerata una conquista chiave per gli interessi militari della Russia, che punta ad unire le aree dell’Ucraina orientale con la penisola di Crimea.

ORE 18.01 – Le forze ucraine che eroicamente stanno conducendo l’ultima difesa di Mariupol ancora resistono. E’ quanto afferma il comandante in capo delle forze di Kiev, il generale Valeriy Zaluzhnyi, in una dichiarazione su Facebook: “Le comunicazioni con le unità delle forze di difesa che eroicamente resistono nella città sono mantenute stabili – ha scritto il generale – facciamo il possibile e l’impossibile per la vittoria e la protezione delle vite dei militari e dei civili. Abbiate fede nelle Forze Armate dell’Ucraina”.

ORE 17.50 – I russi “stanno provocando scarsità” di derrate alimentari a livello globale, “bombardano le città ucraine e provocano fame nel mondo”. Lo afferma, al termine del Consiglio Affari Esteri, l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a Lussemburgo. “Prepariamoci alla diplomazia alimentare – aggiunge – perché i russi dicono che sono le sanzioni a provocare la scarsità di derrate alimentari, quando è la Russia che bombarda i campi in Ucraina. E’ la guerra scatenata da loro che blocca decine di navi piene di grano, che non possono uscire dai porti ucraini. Bombardano e distruggono depositi di grano, impedendone l’export”, conclude.

ORE 17.47 – La Russia sta cercando di inviare rifornimenti e rinforzi in Donbass. E’ quanto afferma un alto funzionario del Pentagono, citando come prova il lungo convoglio di mezzi che si stanno dirigendo da nord verso Izyum. Le fonti del Pentagono non ritengono che questo indichi l’inizio di una “nuova offensiva” in Donbass, ma piuttosto che Mosca sta “lavorando per rafforzare le proprie capacità militari”.

ORE 17.44 – Nel Consiglio Affari Esteri non è stata presa “alcuna decisione” sulle importazioni dalla Russia di petrolio e di gas, ma i Paesi Ue continuano a “discutere” della questione. Lo spiega, al termine del Consiglio, l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a Lussemburgo.

ORE 17.28 – Per l’esercito russo la mancata presa di Kiev è stato “un grande fallimento. Per loro è stato impossibile prendere la città: ci sono stato, ho visto le carcasse dei carri armati russi”. Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Lussemburgo al termine del Consiglio Affari Esteri.

ORE 17.24 – Le sanzioni contro la Russia resteranno in vigore, e potranno anche essere inasprite, finché gli ucraini continueranno a essere uccisi. Lo ha detto il cancelliere austriaco Karl Nehammer nell’incontro avuto a Mosca con il presidente russo Vladimir Putin.

ORE 16.59 – Il colloquio con Vladimir Putin è stato “molto diretto, aperto e duro”, “il messaggio più importante” trasmesso al presidente russo è che “la guerra in Ucraina deve finire, perché in guerra ci sono solo perdenti da entrambi i lati”. E’ quello che il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha detto nel faccia a faccia di 75 minuti che ha avuto con Putin a Mosca, secondo quanto da lui stesso riferito al termine dell’incontro. Il capo del governo di Vienna ha precisato che la sua visita “non è stata di amicizia”, ma “sentivo il dovere di incontrare Putin in modo da non lasciare nulla di intentato”.

ORE 16.45 – Si è concluso dopo 75 minuti l’incontro nella residenza del presidente russo fuori Mosca tra Vladimir Putin ed il cancelliere austriaco Karl Nehammer, primo leader europeo in visita in Russia dall’inizio della guerra in Ucraina il 24 febbraio scorso. Lo ha detto alla Cnn il portavoce del cancelliere, Etienne Berchtold.

ORE 16.27 – “Mio figlio è stato torturato e ucciso dall’esercito russo da colpi di pistola sparati alle spalle”. Lo denuncia all’Adnkronos Natalia Zakhlyupana, mamma di Sergei, muratore 38enne, morto a Hostomel, nella regione di Kiev, a marzo, durante l’occupazione russa. Il suo cadavere è stato ritrovato per strada dopo il ritiro delle truppe russe: “Era scalzo, con solo una maglietta addosso nonostante il freddo. Aveva le mani tirate all’indietro e tutto il suo corpo era pieno di lividi: alle mani, alla schiena e al torace”, racconta la madre, che ha già nominato un avvocato e non ha dubbi sul fatto che si sia trattato di “un crimine di guerra, perché mio figlio era un civile, non aveva alcun collegamento con l’esercito”.

ORE 15.49 – La premier lituana Ingrida Simonyte è stata oggi in Ucraina, dove ha visitato il villaggio di Borodyanka, nella regione di Kiev, dove sarebbero stati commessi crimini di guerra dai russi . “Non ci sono parole per descrivere quello che ho visto e sentito lì”, ha scritto su Twitter la premier, che ha incontrato l’omologo ucraino Demis Shmygal. La visita di Simonyte segue quella di tre giorni fa a Bucha della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dell’Alto rappresentante per gli affari esteri, Josep Borrell.

ORE 15.45 – Zelensky ha recentemente affermato che l’Ucraina non può aderire alla Nato. Ma allo stesso tempo afferma che la Nato non ha dato risposte chiare all’Ucraina e chiede la chiusura del cielo e aiuti illimitati. Lei è vice ministro per l’integrazione euro-atlantica. Sta lavorando per l’integrazione dell’Ucraina in Europa. Sta anche lavorando per l’integrazione con la Nato? Non teme che alcune richieste all’Alleanza atlantica, come la chiusura del cielo, possano portare a una terza guerra mondiale? “Questa è un’ottima domanda. Molto semplicemente sulla Nato direi che sì, sono vice primo ministro per l’integrazione euro-atlantica, che fa parte del mio mandato. E che sono estremamente orgogliosa di ciò che abbiamo fatto in questi ultimi due anni – risponde all’Adnkronos Olga Stefanishyna – Ma anche vorrei aggiungere che difficilmente si può trovare un sostenitore campione dell’integrazione con la Nato più grande del presidente ucraino Zelensky, che è stato personalmente molto ispirato da questa idea e lo è ancora. Questo è per me semaforo verde, via libera a ciò che ho fatto e stiamo facendo”.

ORE 15.34 – La Fia ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sul saluto nazista di un giovane pilota di Kart dal podio della tappa dell’Europeo Karting giovanile a Portimao, in Portogallo. La Fia ha definito “inaccettabile la condotta di Artyom Severyukhin”. Il pilota russo, che peraltro gareggia sotto bandiera italiana a causa delle sanzioni imposte al suo Paese per l’invasione all’Ucraina, dopo aver vinto la gara si è battuto due volte il petto con il pugno e ha teso il braccio in avanti facendo il saluto nazista durante la premiazione.

ORE 15.33 – Sono almeno 1.842 i civili rimasti uccisi in Ucraina dallo scorso 24 febbraio. L’ultimo bilancio diffuso dall’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani registra anche 2.493 feriti. Secondo il bollettino, tra le oltre 1.800 vittime ci sono almeno 301 donne, 70 bambini, 28 ragazze e 50 ragazzi.

ORE 15.26 – Nove autisti del gruppo di volontari “help people” in missione a mariupol per consegnare cibo e medicine alla popolazione assediata sono stati arrestati dai militari russi. Lo denuncia alla Cnn Alex Voronin, capo della ong, secondo il quale dieci minibus erano entrati nel Donbass per aiutare a evacuare la popolazione da Mariupol, quando sono stati fermati dai soldati russi, che volevano far tornare il convoglio in Russia. Dinanzi al rifiuto del gruppo, gli autisti sono stati fatti prigionieri. Voronin ha precisato di aver perso i contatti con tutti tranne uno dei volontari, che è stato rilasciato. Secondo il capo della ong, “sappiamo che tre di loro si trovano a Donetsk, dove sono stati interrogati in modo brutale, gli viene dato poco da mangiare e vengono tenuti in condizioni orribili. Gli è stato detto che hanno il diritto di tenerli in detenzione fino a 30 giorni”.

ORE 15.17 – E’ iniziato nella residenza di campagna fuori Mosca del presidente russo l’incontro tra Vladimir Putin ed il cancelliere austriaco Karl Nehammer. Ne dà notizia il portavoce del Cremlino. Il ministro degli Esteri di Vienna Alexander Schallenberg ha anticipato che Nehammmer, nel corso del “faccia a faccia” con il presidente russo gli dirà “la verità, che ha perso la guerra”.

ORE 15.08 – La Croazia ha deciso l’espulsione di 18 diplomatici e sei persone dello staff dell’ambasciata russa a Zagabria. La decisione è stata comunicata dal ministero degli Esteri all’ambasciatore russo, che è stato convocato e al quale è stata ribadita la “forte condanna” per l'”aggressione brutale contro l’Ucraina e i numerosi crimini di guerra commessi”.

ORE 14.49 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è favorevole a “qualsiasi sforzo diplomatico volto a porre fine ai combattimenti in Ucraina e a creare le condizioni di base per negoziati tra Ucraina e Russia”. Lo ha detto la vice portavoce, Christiane Hoffmann, parlando della missione a Mosca del cancelliere austriaco Karl Nehammer per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Nehammer è il primo leader europeo a recarsi a Mosca dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina lo scorso 24 febbraio. E alla domanda se anche Scholz, che più volte ha sentito Putin nell’ultimo mese e mezzo, un giorno possa volare a Mosca, ha risposto: “Al momento non vedo piani in tal senso”.

ORE 14.12 – Nelle sue comunicazioni all’Agenzia internazionale per l’energia atomica sullo stato della centrale di Chernobyl, l’Ucraina ha fornito informazioni sui danni ai laboratori di analisi del sito per il monitoraggio delle radiazioni, affermando che i locali sono stati distrutti e gli strumenti di analisi rubati, rotti o disabilitati. Inoltre, è stato saccheggiato un centro di informazione e comunicazione, parti delle sue linee di comunicazione distrutte e la trasmissione automatizzata dei dati di monitoraggio delle radiazioni disabilitata.

ORE 14.08 – Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, gli occupanti russi hanno già danneggiato o completamente distrutto almeno 166 beni culturali. Lo ha riferito il ministro della Cultura e dell’informazione Oleksandr Tkachenko.

ORE 13.55 – I gendarmi francesi sono arrivati in Ucraina per aiutare nelle indagini sui crimini di guerra commessi dall’esercito russo. Lo riporta Radio Svoboda, citando l’ambasciatore francese in Ucraina Etienne de Poncins e precisando che i gendarmi sono arrivati a Leopoli.

ORE 13.47 – ”L’Unione europea vede l’Ucraina come una testa di ponte per colpire la Russia”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov commentando le parole dell’Alto rappresentante della politica estera della Ue Josep Borrell, secondo il quale ”normalmente le guerre si vincono o si perdono in battaglia”. Queste parole, ha detto Lavrov, mostrano ”un cambiamento significativo delle regole del gioco”.

ORE 13.36 – ”Non sono pronto a cedere alcun territorio” dell’Ucraina in cambio della pace. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervistato dalla Cbs.

ORE 13.29 – A quanto apprende l’Adnkronos è un cittadino ucraino di 43 anni l’uomo denunciato in stato di libertà dalla polizia per l’atto vandalico all’ingresso dell’ambasciata russa in Italia, dove è stato tirato un secchio di vernice. Il 43enne, che dovrà rispondere di deturpamento e imbrattamento, risiede regolarmente sul territorio nazionale.

ORE 13.24 – Atto vandalico questa mattina contro l’ambasciata russa a Roma. Lo denuncia la stessa rappresentanza, secondo cui intorno alle 6.20 l’edificio è stato imbrattato con della vernice. Sul posto, si legge in una nota, è arrivata la polizia ed è stato fermato l’autore del gesto. In relazione all’incidente è stata inviata una nota verbale al ministero degli Esteri italiano con la richiesta di rafforzare le misure di sicurezza della missione e di condurre un’indagine obiettiva sull’incidente.

ORE 13.22 – Il ministro degli Esteri olandese Wopke Hoekstra ha organizzato oggi a Lussemburgo un incontro dei ministri degli Esteri dell’Ue con il procuratore della Corte Penale Internazionale dell’Aja, Karim Khan. Lo comunica il ministero degli Esteri dei Paesi Bassi. Durante il meeting, Khan ha informato i ministri sui progressi delle indagini portate avanti dalla Corte sui crimini di guerra commessi in Ucraina.

ORE 13.19 – E’ stato eseguito un provvedimento di congelamento dei beni nei confronti di Dmitry Arkadievich Mazepin e del figlio Nikita Dmitrievich Mazepin, pilota di Formula 1 della scuderia Haas F1 Team fino al 5 marzo scorso, avente ad oggetto un complesso immobiliare ad uso residenziale a Portisco nel comune di Olbia. I beni hanno un valore di circa 105 milioni di euro e, come emerso dalle verifiche, sarebbero riconducibili ai due per il tramite di un veicolo societario estero. La misura è scattata nell’ambito degli accertamenti per l’individuazione delle risorse economiche riconducibili ai soggetti che sono stati inclusi nell’allegato I del regolamento Ue 269/2014.

ORE 13.14 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha usato il suo intervento davanti ai parlamentari della Corea del Sud per chiedere forniture militari per il suo Paese nel mezzo della guerra dopo l’invasione russa dell’Ucraina, dopo che stamani – ha riportato l’agenzia Yonhap – il ministero della Difesa di Seul ha fatto sapere di aver ribadito a Kiev che non verrà fornito equipaggiamento letale, respingendo di fatto la richiesta di un sistema antiaereo che sarebbe arrivata dal ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov.

ORE 13.10 – Il cancelliere austriaco Karl Nehammer dirà al presidente russo Vladimir Putin “la verità” sulla guerra nell’incontro di oggi “a quattr’occhi” a Mosca. Lo ha detto il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg parlando con i giornalisti a Lussemburgo a margine della riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue: “Fa la differenza avere un faccia a faccia e dirgli qual è la realtà, che il presidente di fatto ha perso la guerra moralmente”. “Dovrebbe essere nel suo interesse che qualcuno gli dica la verità – ha continuato – Penso che sia importante e lo dobbiamo a noi stessi se vogliamo salvare vite umane”.

ORE 12.57 – La Commissione Europea adotterà “tutte le misure” necessarie ad “impedire l’aggiramento delle sanzioni” imposte alla Russia per la guerra in Ucraina. “Sul pagamento in rubli” delle forniture di gas “abbiamo una posizione molto chiara e guardiamo molto attentamente a ogni mossa che possa diminuire l’impatto delle sanzioni”. Lo dice la vice portavoce capo della Commissione Dana Spinant interpellata, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, in merito alle dichiarazioni del primo ministro ungherese Viktor Orban, che si è detto disponibile a pagare il gas russo in rubli, se il Cremlino dovesse chiederlo.

ORE 12.54 – La giornalista russa Marina Ovsiannikova, che ha fatto irruzione con un cartello di denuncia della guerra durante il telegiornale del primo canale della tv di stato russa, è diventata corrispondente del giornale tedesco Die Welt. Lo ha annunciato il direttore Ulf Poschardt in un comunicato stampa.

ORE 12.33 – I crimini commessi dai russi in Ucraina, le stragi di civili a Bucha e nelle altre città, che con il passare dei giorni si vanno scoprendo, sono parte di un tentativo genocida di Putin. Ne è convinto Eugene Finkel, storico e professore di affari internazionali alla Johns Hopkins University, che spiega all’Adnkronos quale sia, a suo avviso, l’intenzione del presidente russo, “passato dall’obiettivo originario di distruggere lo Stato ucraino, sostituendo il governo filoccidentale con uno filorusso, a quello successivo di annientarne l’identità nazionale”. Putin avrebbe ‘ripiegato’ in questa sua ‘seconda scelta’, passando dal fine ‘colonialista’ a quello genocida, “dopo la reazione della Nato e dell’Occidente all’invasione, ma anche per le pressioni interne”.

ORE 12.26 – “Vanno accertate” la “verità” e la “causa” dell'”incidente” a Kramatorsk e la Cina “sostiene un’indagine equa e trasparente”, mentre “nel frattempo le questioni umanitarie non dovrebbero essere politicizzate e qualsiasi accusa dovrebbe basarsi sui fatti”. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Zhao Lijian, in dichiarazioni riportate dal Global Times sulla strage dopo l’attacco missilistico della scorsa settimana alla stazione di Kramatorsk, in Ucraina. Il portavoce ha insistito sulle “versioni differenti dell’incidente” fornite da Mosca e Kiev nel mezzo della guerra dopo l’invasione russa dell’Ucraina che Pechino non ha mai condannato. “Le conclusioni sull’incidente – ha aggiunto – devono basarsi sui fatti”.

ORE 12.22 – Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non commenta le dichiarazioni del leader ceceno Ramzan Kadyrov, secondo cui sarebbe imminente un’offensiva russa contro tutte le principali città ucraine. “Tradizionalmente non parliamo con voi dello stato dell’operazione militare speciale – ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti – Lasciamo questa prerogativa al ministero della Difesa”.

ORE 12.11 – Un’ulteriore espansione della Nato, con l’ingresso della Finlandia e della Svezia all’alleanza, non contribuirà ad una maggiore sicurezza dell’Europa. E’ quanto ha ribadito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando le rivelazioni del Times secondo cui i due Paesi potrebbero entrare nella Nato in estate.

ORE 12.03 – La questione del pagamento delle forniture di gas potrebbe essere discussa nell’incontro di oggi tra il presidente russo Vladimir Putin ed il cancelliere austriaco Karl Nehammer, primo leader europeo a Mosca dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo cui “l’argomento principale” al centro del colloquio sarà la situazione in Ucraina, ma si parlerà anche del gas, “la discussione non può essere esclusa, perché questo argomento è molto, molto rilevante per la parte austriaca”.

ORE 11.54 – “Ora l’operazione verrà intensificata”. Si è espresso così il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, secondo dichiarazioni riportate dai media russi in cui parla delle forze filorusse. “Più rinviamo, più semplicemente la popolazione civile soffre – ha affermato il leader della repubblica separatista riconosciuta dalla Russia – Abbiamo individuato aree dove alcuni passi vanno accelerati”.

ORE 11.46 – Anche “il processo della Svezia” per decidere se chiedere l’adesione alla Nato, come quello iniziato dalla Finlandia, “prenderà tempo, ma spero che, se prendiamo una decisione simile, potremo farlo all’incirca nello stesso momento”. Lo dice il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, a Lussemburgo a margine del Consiglio Affari Esteri.

ORE 11.34 – Altri 78 obiettivi militari ucraini distrutti. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca mentre prosegue la guerra in Ucraina dopo l’invasione russa con la Russia che respinge le accuse su attacchi contro i civili. “Abbattuti – secondo il portavoce Igor Konashenkov – due caccia ucraini Su-25 nei pressi di Izyum”, nel nordest dell’Ucraina, e un elicottero d’attacco Mi-24 nella regione meridionale di Kherson. Stando alle informazioni di Konashenkov, i russi hanno distrutto anche posti di comando ucraini, depositi di munizioni e carburante e sistemi di difesa aerea, anche – nei pressi della città orientale di Dnipro – un sistema S-300 fornito “da un Paese europeo”.

ORE 11.22 – Il ministro degli Esteri olandese Wopke Hoekstra ha organizzato oggi a Lussemburgo un incontro dei ministri degli Esteri dell’Ue con il procuratore della Corte Penale Internazionale dell’Aja, Karim Khan. Lo comunica il ministero degli Esteri dei Paesi Bassi. Durante il meeting, Khan ha informato i ministri sui progressi delle indagini portate avanti dalla Corte sui crimini di guerra commessi in Ucraina.

ORE 11.13 – La Procura regionale di Donetsk ha avviato un’indagine sull’evacuazione forzata di bambini da Mariupol verso la Russia e la Repubblica popolare di Donetsk.

ORE 11.07 – “Nel 1949 abbiamo deciso di partecipare alla costruzione del Consiglio d’Europa con lo scopo di promuovere la democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto nella Ue. Oggi l’illegale aggressione russa contro l’Ucraina e le atrocità a danno della popolazione ucraina che stanno emergendo e che condanniamo con fermezza e i cui responsabili devono essere assicurati alla giustizia minano tali principi”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio nel video messaggio inviato alla sessione inaugurale del forum sul presente e sul futuro dell’educazione alla cittadinanza e si diritti umani in Europa con i giovani in corso da oggi a mercoledì a Torino.

ORE 10.59 – Sono 2.657.000 le persone che dal 24 febbraio, in fuga dalla guerra in Ucraina, hanno attraversato il confine con la Polonia. E’ il dato aggiornato fornito via Twitter dalla polizia di frontiera polacca. Ieri 28.500 persone sono entrate in Polonia, ben al di sotto dei dati delle scorse settimane, e – secondo le autorità polacche – 19.400 persone hanno lasciato la Polonia per l’Ucraina.

ORE 10.48 – “Nel 1949 abbiamo deciso di partecipare alla costruzione del Consiglio d’Europa con lo scopo di promuovere la democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto nella Ue. Oggi l’illegale aggressione russa contro l’Ucraina e le atrocità a danno della popolazione ucraina che stanno emergendo e che condanniamo con fermezza e i cui responsabili devono essere assicurati alla giustizia minano tali principi”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio nel video messaggio inviato alla sessione inaugurale del forum sul presente e sul futuro dell’educazione alla cittadinanza e si diritti umani in Europa con i giovani in corso da oggi a mercoledì a Torino.

ORE 10.47 – Sono 2.657.000 le persone che dal 24 febbraio, in fuga dalla guerra in Ucraina, hanno attraversato il confine con la Polonia. E’ il dato aggiornato fornito via Twitter dalla polizia di frontiera polacca. Ieri 28.500 persone sono entrate in Polonia, ben al di sotto dei dati delle scorse settimane, e – secondo le autorità polacche – 19.400 persone hanno lasciato la Polonia per l’Ucraina.

ORE 10.35 – I prossimi giorni saranno ”tesi” dato che la Russia ”ha ancora più paura di perdere” la guerra in Ucraina e ha ”concentrato decine di migliaia di soldati per la prossima offensiva”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al Parlamento sudcoreano dicendo che ”la Russia non si fermerà fino a quando non sarà costretta a fermarsi”.

ORE 10.26 – Le Forze armate tedesche preparano un volo per il trasferimento dei civili ucraini feriti, la prima operazione di questo tipo dal 24 febbraio. E’ quanto apprende l’agenzia Dpa secondo cui un Airbus A310 MedEvac dell’Aeronautica decollerà da un aeroporto militare diretto a Rzeszow (Resovia), nel sudest della Polonia, a circa 90 km dal confine ucraino. Il volo trasferirà bambini e adulti in Germania per cure mediche. Soldati ucraini feriti sono già stati trasferiti in Germania.

ORE 10.14 – Nelle ultime 24 ore la regione di Kharkiv è stata attaccata almeno 66 volte dall’artiglieria russa, da lanciamine e lanciarazzi multipli. A causa degli attacchi ci sono stati 11 morti, tra cui una bambina di 7 anni, e 14 feriti. Abbiamo anche notato l’utilizzo di mine ad azione ritardata. Lo ha comunicato Oleg Synegubov, governatore della regione di Kharkiv,

ORE 10.06 -Le forze armate russe hanno distrutto alla periferia meridionale di Dnipro un sistema lancia missili S-300 fornito dall’Europa all’Ucraina. Lo rende noto il ministero della Difesa russo citato dall’agenzia di stampa Tass, secondo il quale ”quattro lanciamissili forniti da un Paese europeo” erano in un hanger colpito da ”missili Kalibr”.

ORE 9.57 – “Lavoriamo perché il petrolio sia parte del pacchetto di sanzioni. Prima accade meglio è”. Lo dice il ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. “Sappiamo che è molto difficile per alcuni Paesi e dobbiamo tenere unito il fronte”, ma è un fatto che “l’Ue spende centinaia di milioni comprando petrolio dalla Russia” e questo “contribuisce a finanziare la guerra” in Ucraina.

ORE 9.46 – I militari ucraini “hanno respinto un attacco nei pressi di Zolote”, nella regione di Luhansk, “ma il nemico ha bombardato ogni località” dell’area senza che una sola infrastruttura sia rimasta intatta. Così il governatore della regione, Serhii Haidai, secondo una denuncia rilanciata da Ukrinform.

ORE 9.32 – “Dal mio punto di vista questa grande offensiva” nell’Ucraina orientale “è già iniziata”. Parola di Vadym Denysenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, che si è espresso così in tv secondo dichiarazioni riportate dalla Cnn. “Dobbiamo capire che non sarà come il 24 febbraio quando sono iniziati i primi attacchi aerei e le esplosioni e abbiamo detto ‘è iniziata la guerra’ – ha affermato – La grande offensiva di fatto è già iniziata”.

ORE 9.24 – Il ministro della Giustizia ucraino Denis Malyuska ha dichiarato che 42 paesi hanno presentato ricorso alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia a causa dei crimini di guerra dell’esercito di Putin. Lo ha annunciato lo stesso ministro della Giustizia.

ORE 9.13 – ”La Russia sa che le forniture di armi sono fondamentali per l’Ucraina e si sta mobilitando con il massimo sforzo per indebolirle”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dicendo che ”Mosca ha preparato una massiccia campagna informativa rivolta ai media e ai politici stranieri”. Secondo Kuleba ”la loro fabbrica di troll potrebbe spammare e-mail e inondare con commenti la disinformazione sull’Ucraina. Non fatevi ingannare”.

ORE 9.02 – “Ho paura che le truppe russe si stiano ammassando a est per lanciare un attacco sul Donbass. E gli ucraini ne sono ben consapevoli. Quindi temo che nei prossimi giorni la guerra si intensificherà nel Donbass”. Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a Lussemburgo prima del Consiglio Affari Esteri. Riguardo alle critiche nei confronti di alcune sue affermazioni dei giorni scorsi, Borrell non fa una piega e ricorda che “normalmente le guerre si vincono o si perdono in battaglia”.

ORE 8.53 – Le sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina “sono sempre sul tavolo. Discutere di Ucraina significa certamente discutere della loro efficacia e che i ministri discuteranno dei prossimi passi”. Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell rispondendo, a Lussemburgo a margine del Consiglio Affari Esteri, in merito alla possibilità che venga deciso un embargo sulle importazioni di petrolio dalla Russia.

ORE 8.46 – Un’altra stazione ferroviaria, nell’est dell’Ucraina, è stata colpita dalle forze armate russe. Lo rende noto il presidente del Consiglio della Compagnia ferroviaria ucraina (Ukrzaliznytsia), Oleksandr Kamyshin, spiegando che l’attacco non ha causato vittime, né feriti. Danneggiate 5 locomotive e binari.

ORE 8.37 – Sono 183 i bambini che hanno perso la vita in Ucraina dall’inizio del conflitto lanciato dalla Russia. Lo rende noto l’ufficio del procuratore generale di Kiev aggiungendo che 342 bambini sono rimasti feriti. Il numero reale delle vittime potrebbe però essere più alto.

ORE 8.29 – Ammonterebbero a 19.500 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

ORE 8.16 – Sono circa 11mila le mine neutralizzate nella regione di Kiev liberata dalle truppe russe. Lo ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare della regione di Kiev, Oleksandr Pavliuk, spiegando che le forze russe hanno lasciato molte ”sorprese”, comprese mine tese come trappole. Lo riporta Ukrinform.

ORE 8.04 – I russi hanno continuato a bombardare le regioni di Donetsk e Lugansk, ma le forze ucraine hanno respinto numerosi assalti, provocando la distruzione di carri armati, veicoli e attrezzature di artiglieria russi. Lo riferisce l’intelligence britannica nell’aggiornamento quotidiano sulla crisi ucraina.

ORE 7.53 – Lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina non esclude che la Russia possa compiere un’azione provocatoria in Transnistria per accusare l’Ucraina di aggressione contro la Moldavia.

ORE 7.42 – La Finlandia e la Svezia entreranno nella Nato questa estate. Lo scrive il Times citando funzionari americani secondo i quali la Russia ha commesso ”un enorme errore strategico” attaccando l’Ucraina. L’ingresso della Finlandia e della Svezia nell’Alleanza Atlantica è stato ”oggetto di discussione e di diverse sessioni” durante gli incontri della scorsa settimana dei ministri degli Esteri della Nato, scrive il giornale britannico.

ORE 7.34 – “Vado a Kiev per celebrare la Settimana Santa e per portare alla popolazione sofferente l’abbraccio del Papa”. Lo afferma, in un’intervista a ‘la Repubblica’, il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio e braccio operativo di papa Francesco nella lotta alle povertà, parlando della sua missione in Ucraina mentre è in viaggio verso Kiev, dove oggi consegnerà un’ambulanza donata dalla Santa Sede, la seconda in poche settimane.

ORE 7.27 – Dopo Mariupol, i combattenti ceceni punteranno su Kiev. Parola del leader ceceno Ramzan Kadyrov, che in un video pubblicato sul suo canale Telegram promette: “ci sarà un’offensiva. Non solo su Mariupol, ma anche su altri luoghi, città e villaggi”. Kadyrov ha citato in particolare ”Luhansk e Donetsk: in primo luogo le libereremo completamente. E poi prenderemo Kiev e tutte le altre città”.

ORE 7.14 – “Siamo pronti”. L’Ucraina, dice il presidente Volodymyr Zelensky, è pronta all’attacco annunciato della Russia nel Donbass, nella nuova fase della guerra innescata dall’invasione ordinata da Vladimir Putin il 24 febbraio. “La Russia ha distrutto milioni di vite, ha iniziato una guerra totale e si comporta come la colpa fosse dell’Ucraina”, le parole di Zelensky nell’ultimo messaggio notturno. “E’ finita un’altra settimana in cui l’Ucraina è rimasta viva, nonostante tutti gli sforzi compiuti dalla Russia per distruggerci. Stiamo combattendo, ci stiamo difendendo, rispondiamo agli attacchi”, ha aggiunto, prima di accusare nuovamente la Russia.

ORE 7.06 – La Russia ha “perso il legame con la realtà al punto da accusare noi di aver commesso ciò che le truppe russe hanno ovviamente fatto”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un discorso diffuso questa notte, accusando i russi di dire che ”gli omicidi di Bucha non sono commessi da loro, ma presumibilmente noi. Anche se è ovvio per tutti che le persone sono state uccise mentre l’esercito russo controllava la città”.

ORE 6.57 – “Siamo pronti”. L’Ucraina, dice il presidente Volodymyr Zelensky, è pronta all’attacco annunciato della Russia nel Donbass, nella nuova fase della guerra innescata dall’invasione ordinata da Vladimir Putin il 24 febbraio. “La Russia ha distrutto milioni di vite, ha iniziato una guerra totale e si comporta come la colpa fosse dell’Ucraina”, le parole di Zelensky nell’ultimo messaggio notturno. “E’ finita un’altra settimana in cui l’Ucraina è rimasta viva, nonostante tutti gli sforzi compiuti dalla Russia per distruggerci. Stiamo combattendo, ci stiamo difendendo, rispondiamo agli attacchi”, ha aggiunto, prima di accusare nuovamente la Russia.

ORE 6.48 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto ”grato” per il cambio della posizione di Berlino rispetto a Kiev notato dopo che ”parlato oggi con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz”. Nel suo discorso notturno Zelensky ha spiegato che il colloquio si è concentrato ”su come assicurare alla giustizia tutti i colpevoli di crimini di guerra. Come rafforzare le sanzioni contro la Russia e come costringere la Russia a cercare la pace. Sono lieto di notare che la posizione tedesca è recentemente cambiata a favore dell’Ucraina. Lo considero assolutamente logico perché sostenuto dalla maggior parte del popolo tedesco. E sono loro grato”.

(AdnKronos)

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