
Attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo: il profilo di Taleb al-Abdulmohsen
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Un medico saudita responsabile di cinque morti e 200 feriti: la sua storia e le sue motivazioni
Taleb al-Abdulmohsen, 50enne medico saudita, ha scagliato la sua auto contro la folla al mercatino di Natale di Magdeburgo, uccidendo cinque persone e ferendone duecento. L’uomo è stato immediatamente incriminato per cinque capi d’imputazione di omicidio, tentato omicidio e lesione aggravata. La sua azione, che ha scioccato la Germania, sembra essere il risultato di un profondo malessere personale e politico.
L’incriminazione e le prime conseguenze
Le autorità tedesche hanno annunciato l’incriminazione di al-Abdulmohsen, comparso ieri sera di fronte a un giudice. Tra le vittime del suo attentato figura anche un bambino di nove anni. Gli inquirenti ritengono che l’uomo, attivo critico del governo tedesco e vicino all’estrema destra, abbia agito da solo. Nonostante il suo passato da medico, i suoi ultimi anni sono stati segnati da un crescente isolamento e da posizioni estremiste.
Il percorso di al-Abdulmohsen: dall’esilio alla radicalizzazione
Taleb al-Abdulmohsen è nato in Arabia Saudita, in una comunità sciita, e ha abiurato l’Islam per poi fuggire dalla monarchia del Golfo. Rifugiato in Germania dal 2006, è diventato noto non solo per il suo lavoro di psichiatra, ma anche per il suo attivismo politico. Al-Abdulmohsen ha abbracciato le posizioni dell’Afd, il partito di estrema destra tedesca, e ha progressivamente adottato una visione critica nei confronti dell’Islam.
La carriera di psichiatra e l’attivismo in Germania
In Germania, al-Abdulmohsen ha lavorato come psichiatra presso la Clinica Salus di Bernburg, mantenendo al contempo un forte impegno nella difesa dei diritti umani. Si è fatto conoscere per la sua dura opposizione all’Islam e per il sostegno ai dissidenti sauditi. Nel 2016, ha ottenuto lo status di rifugiato dopo aver denunciato minacce di morte per aver abbandonato la sua religione.
Aiuto agli oppositori e alle giovani donne saudite
Oltre alla sua attività medica, al-Abdulmohsen dedicava gran parte del suo tempo ad aiutare i dissidenti sauditi, specialmente donne, a ottenere asilo politico in Europa. Il suo impegno lo ha reso un punto di riferimento per chi fuggiva dalla repressione religiosa nel Medio Oriente, ma la sua lotta personale contro l’Islam e la crescente vicinanza all’estrema destra tedesca lo hanno portato a un tragico epilogo.
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(con fonte AdnKronos)
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