Ultimi 20 ostaggi israeliani ancora vivi a Gaza: chi sono e le loro storie
Cessate il fuoco tra Israele e Hamas, 20 ostaggi israeliani rimasti vivi nella Striscia di Gaza saranno rilasciati tra lunedì e martedì
Restano 20 ostaggi israeliani vivi nella Striscia di Gaza, su un totale di 48 rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023. Lo ha confermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo quanto previsto dall’accordo di cessate il fuoco negoziato dal presidente Donald Trump, tutti gli ostaggi, compresi i deceduti, saranno rilasciati tra lunedì e martedì.
Gli ostaggi ancora vivi comprendono soldati, civili e professionisti catturati in vari attacchi, spesso durante l’assalto a festival o kibbutz vicino al confine con Gaza. Tra loro:
Matan Angrest, 22 anni, catturato a bordo del suo carro armato a Nahal Oz. Gli altri membri dell’equipaggio sono stati uccisi.
Gali e Ziv Berman, gemelli di 28 anni rapiti nel kibbutz Kfar Aza, sopravvissuti a un attacco dei commando di Hamas.
Elkana Bohbot, 36 anni, coinvolto nella produzione del Nova Festival, rapito insieme ad altri partecipanti.
Rom Braslavski, 21 anni, responsabile della sicurezza al festival Nova, rimasto ferito mentre aiutava gli altri partecipanti.
Nimrod Cohen, 21 anni, soldato catturato vicino al kibbutz di Nahal Oz, i suoi compagni di unità sono morti.
David e Ariel Cunio, fratelli israelo-argentini, rapiti insieme alla loro famiglia allargata nel kibbutz Nir Oz.
Evyatar David e Guy Gilboa Dalal, 24 anni, rapiti al Nova Festival, comparsi in video diffusi da Hamas mostrando gravi condizioni di salute.
Maxim Herkin, 37 anni, russo-israeliano residente a Tirat Carmel, padre di una bambina, apparso in video ferito e immobilizzato.
Eitan Horn, 39 anni, rapito nel kibbutz Nir Oz, educatore con esperienza in movimenti giovanili in Perù.
Segev Kalfon, 27 anni, lavorava con il padre in un panificio, catturato al festival Nova.
Bar Kuperstein, 23 anni, medico dell’esercito, ha salvato partecipanti al festival prima del rapimento.
Omri Miran, 48 anni, massaggiatore di nazionalità ungherese, catturato nel kibbutz Nahal Oz, in video sotto costrizione.
Queste persone saranno liberate come parte dello scambio che prevede anche il rilascio di prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Le famiglie degli ostaggi seguono con apprensione le operazioni, che si svolgeranno sotto supervisione internazionale, con un accordo tra Israele, Hamas e mediatori esterni per garantire il rispetto della tregua.
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(con fonte AdnKronos)
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