Covid: Siv-Isv, “Anticorpi vaccinati più potenti su variante inglese”
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“Non solo la variante inglese di Sars-CoV-2 non è resistente ai vaccini, ma gli anticorpi neutralizzanti sviluppati dai vaccinati sembrano funzionare addirittura meglio sul mutante britannico che sul coronavirus originario di Wuhan“. A comunicare questo risultato “a sorpresa” è Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), che anticipa all’Adnkronos Salute l’esito di un test effettuato a Brescia esponendo la variante Uk al siero di persone protette con il prodotto di Pfizer/BioNTech.
“Vacciniamoci al più presto”, esorta Caruso, ricordando che “la variante inglese è destinata a diventare dominante: nel Bresciano”, dichiarato zona ‘arancione rafforzato’ proprio per una sua diffusione preoccupante, “la prevalenza è addirittura oltre l’80%. Il dato non è omogeneo in tutta la Lombardia né in tutta Italia, ma quello che sappiamo – avverte il numero uno dei virologi italiani – è che in meno di 2 mesi questo mutante”, di cui è stata accertata la maggiore trasmissibilità, “da zero si è diffuso in questo modo”.
“Abbiamo condotto i nostri test su isolati virali, cioè su virus veri, e siamo fra i pochissimi a farlo a livello internazionale”, rivendica Caruso. “Abbiamo valutato una serie di volontari – racconta – per capire se, dopo la profilassi con vaccino Pfizer, avevano sviluppato anticorpi neutralizzanti. Abbiamo ‘cimentato’ i loro sieri contro il virus naturale di Wuhan, verificando che tutti quanti hanno sviluppato un’ottima risposta anticorpale con anticorpi neutralizzanti contro il coronavirus originario”.
“La sorpresa – precisa l’esperto – è stata che questi anticorpi hanno mostrato un potere neutralizzante ancora più alto nei confronti della variante inglese”. In altre parole, “sono risultati ancora più potenti nel neutralizzare il mutante britannico rispetto al virus Wuhan”.
In conclusione, “non solo la variante inglese non crea problemi per quanto riguarda la resistenza ai vaccini” oggi disponibili, “ma addirittura può essere riconosciuta dagli anticorpi neutralizzanti che si sviluppano a seguito di vaccinazione con più efficacia” rispetto alla prima ‘versione’ di Sars-CoV-2. “Una tale protezione – afferma il presidente della Società italiana di virologia – garantisce la salvaguardia di tutti, in un futuro in cui la variante Uk sarà ovunque dominante”.
(AdnKronos)
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