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I dati parlano chiaro, il crowdfunding è sempre più una tendenza in crescita nel mondo degli investimenti finanziari.

In particolare, negli ultimi 12 mesi, la crescita maggiore è avvenuta nel settore del real estate crowdfunding che ha raccolto, 19,5 milioni di euro per l’equity crowdfunding e 29,2 per la tipologia di lending. Sono aumentate anche le piattaforme dedicate all’erogazione di questi servizi, passando da sei nel 2019 a ben 10 al giorno d’oggi.

Con un totale, quindi, di 48,7 milioni raccolti solo negli ultimi 12 mesi e le previsioni che stimano un ulteriore volume d’affari di 60 milioni di euro nel prossimo anno, il crowdfunding immobiliare domina la scena economica italiana.

Tra i motivi che hanno portato al successo di questa forma di investimento vi è la possibilità per l’investitore medio di venire coinvolto in grandi operazioni immobiliari che normalmente sarebbero fuori dalla sua portata, con un impegno finanziario talvolta minimo. I progetti possono riguardare complessi immobiliari di tipo commerciale e residenziale che assumono, all’interno delle città in cui vengono calati, grande rilevanza architettonica e urbanistica.

Ne è un esempio l’ultimo progetto della piattaforma Concrete Investing, punto di riferimento per il mercato italiano del real estate crowdfunding. Il progetto Vasari 3 a Milano, che ha raccolto € 1,2 milioni nella sola giornata di apertura della campagna, si colloca all’interno di un contesto centrale, che ne ha decretato il successo assieme alle caratteristiche tecniche dell’offerta.

Un successo che abbina il prestigio del progetto immobiliare con la solidità del portale che lo ospita, grazie a forti valori di trasparenza e chiarezza. L’importanza della tutela e della correttezza della piattaforma dove si effettua l’investimento è fondamentale per minimizzare le probabilità di rischio che questo tipo di operazioni finanziarie online portano con sé.

Le tutele e garanzie per l’investitore sono strettamente regolamentate e controllate dalla Consob, per avere la sicurezza di operare solo su piattaforme autorizzate e in piena sicurezza.

Un altro dei motivi che ha portato alla crescita di questo fenomeno è rappresentato dalla difficoltà per le imprese del settore immobiliare, soprattutto medio-piccole, di accedere a finanziamenti attraverso i metodi tradizionali. Dopo la crisi che il comparto immobiliare ha attraversato negli ultimi anni, il crowdfunding è stato accolto come una boccata d’aria fresca, permettendo alle società di crescere in maniera costante.

Lo sviluppo di questo fenomeno non si limita però al settore del real estate. Dati alla mano e limitandosi all’Italia, al 30 giugno 2020 il crowdfunding ha raccolto in totale 908 milioni di euro, quasi raddoppiando la cifra solo negli ultimi 12 mesi. La preferenza maggiore è rivolta al lending crowdfunding con 314,2 milioni investiti, seguito dall’equity crowdfunding con 76,6 milioni raccolti.

Il tasso di crescita non si discosta troppo da quelli degli altri paesi europei, anche se la differenza dell’ammontare investito è ancora notevole.

 

(AS)

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