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Lunedì 20 luglio 2020 presso la storica sede dell’Istituto Idrografico della Marina all’interno del Forte San Giorgio a Genova, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento del Direttore tra il contrammiraglio Luigi Sinapi e il contrammiraglio Massimiliano Nannini.

Il passaggio di consegne è avvenuta davanti a una ridotta rappresentanza militare e civile del personale dipendente, ospiti, autorità regionali e cittadine, nel rispetto delle norme governative legate alla prevenzione della diffusione del COVID -19.

L’ammiraglio Luigi Sinapi lascia l’incarico dopo quasi cinque anni di direzione durante i quali l’Istituto Idrografico si è distinto in ambito nazionale ed internazionale per numerose attività tra le quali: il lancio del programma di ricerca in Artico denominato “High North”, quest’anno giunto alla sua quarta campagna; lo sviluppo di attività bilaterali e di capacity building con numerosi Paesi; l’innovazione nei processi produttivi per garantire in ogni condizione la produzione e l’aggiornamento dei documenti nautici e la sicurezza della navigazione civile e militare; l’attiva partecipazione ai lavori dell’International Hydrographic Organization.

Il contrammiraglio Massimiliano Nannini assume la direzione dell’Istituto Idrografico, Organo Cartografico dello Stato e Ente di eccellenza della Difesa, che dal 1872 garantisce a tutti i naviganti dei mari nazionali, e non solo, la documentazione nautica ufficiale ai fini della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare.

Che cos’è l’Istituto Idrografico della Marina

L’Istituto Idrografico della Marina, fondato a Genova nel 1872, con sede a forte San Giorgio, costruito su uno dei bastioni della cerchia muraria cinquecentesca, è responsabile del servizio idrografico nazionale e della produzione di tutta la documentazione nautica ufficiale, sia cartacea che digitale, relativa ai mari italiani.

Organo Cartografico dello Stato ed Ente della Marina Militare, l’Istituto ha il compito di concorrere alla sicurezza della navigazione, sia militare che mercantile, alla difesa della nazione e alla conoscenza e valorizzazione di tutto ciò che riguarda il mare, dal punto di vista tecnico, scientifico, ambientale e culturale.

A tali fini, opera fondamentalmente in quattro settori:

  • attività di campagna e di ricerca idro-oceanografica (nelle acque italiane, in quelle mediterranee e in quelle oceaniche);
  • redazione di normativa tecnica di riferimento per la sicurezza della navigazione;
  • produzione e aggiornamento di tutta la cartografia e la documentazione nautica ufficiale;
  • formazione del personale idrografo, sia militare che civile (anche proveniente da altri paesi, in un’ottica di collaborazione internazionale e di capacity building di professionalità specifiche).

L’area di competenza copre una superficie di oltre 550.000 chilometri quadrati di spazi marini (una volta e mezza la superficie del paese), in relazione a uno sviluppo costiero superiore ai 7.800 chilometri, in una regione di estremo interesse strategico, situata al centro del Mediterraneo e alla confluenza delle principali rotte marittime internazionali.

 

 

Photo@ Di Luca Aless

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