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“Sicuramente ci sono stati dei ritardi inaccettabili tant’è che abbiamo cambiato la procedura”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri torna sul tema della cassa integrazione, nel corso di un’intervista ad Agorà su Rai3. Per Gualtieri, pur essendo stati accorciati i tempi della cassa integrazione rispetto ai periodi ordinari, ciò non è stato “abbastanza” in un periodo “emergenziale come questo”. L’Inps, ha ricordato ancora il ministro “ha pagato tutte le domande fino a giugno ma ce ne sono ancora 20mila”.

Per quanto riguarda gli investimenti del governo, “per me – continua il ministro – le risorse per la scuola e l’università sono le migliori risorse spese”. Oggi, ha quindi spiegato Gualtieri sui finanziamenti a fondo perduto alle imprese, “partirà una seconda ondata di pagamenti, credo che siamo a quasi un milione di domande che continuano perché ci sono due mesi di tempo”. Gualtieri ha anche ricordato le diverse misure decise dal Governo sottolineando che si tratta “complessivamente del sistema di aiuti che è il secondo più alto in Europa” dopo la Germania.

“Sullo scostamento di bilancio preferisco parlare quando tutto è stato deciso”, ha spiegato ancora riguardo una prima ipotesi che dovrebbe essere da un minimo di 10 miliardi a un massimo di 20 miliardi. “Abbiamo ridotto le tasse a 16 milioni di lavoratori e dal primo luglio gli stipendi aumenteranno per 16 milioni di persone, per 4,5 milioni aumenteranno di 180 euro netti al mese, per 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100 euro, un aumento significativo”, ha detto il ministro evidenziando che “sono 7 miliardi di tasse tagliate in modo permanente”.

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