Mafia: col. De Riggi, vittime pizzo hanno interrotto il silenzio
Non parla di “svolta” ma di un “atteggiamento nuovo delle vittime del racket delle estorsioni” che, se prima restavano in silenzio, “adesso iniziano a collaborare”. A commentare l’esito dell’operazione ‘Pizzo’ che all’alba di oggi ha portato all’arresto di quattro persone, è il Comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo, colonnello Giuseppe De Riggi. Sono tre gli imprenditori che hanno rotto il muro del silenzio del pizzo raccontando agli inquirenti anni di angherie, minacce e soprusi. “C’è un atteggiamento nuovo delle vittime dell’estorsione – dice De Riggi durante la conferenza stampa per gli arresti – Noi raccogliamo i frutti degli ultimi anni e registriamo un atteggiamento rinnovato, impensabile fino a pochi anni fa”. Ma ammette anche: “Certo, in alcuni casi si tratta di iniziative ‘indotte’ ma altri collaborano spontaneamente”. “Adesso registriamo una fedele collaborazione che la Procura apprezzerà”.
Parlando poi dell’operazione ‘Pizzo’ il Comandante dei Carabinieri di Palermo spiega: “continuiamo a registrare la fotografia di una impresa vittima del sistema estorsivo che trova sempre nuove leve” e ricorda che “si trona alla percentuale del 3 per cento di tangente sugli appalti pubblici” chiesto dai boss del territorio di San Giuseppe Jato, Montelepre e dintorni. Loda poi l’associazione ‘Addiopizzo’ “che assume un valore importante”
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